Non sempre è possibile curarsi presso le strutture sanitarie, ma in alcuni casi è indispensabile ricevere delle cure domiciliari. Si tratta di servizi erogati a persone che hanno perso l’autosufficienza, individui anziani e soggetti colpiti da patologie gravi che rendono impossibile ricevere trattamenti in ospedale o presso l’ASL di zona.
In questi casi le normative italiane prevedono alcuni servizi erogati tramite l’SSN, con i quali ottenere una serie di prestazioni mediche e assistenziali direttamente in casa. Scopriamo quali sono le casistiche per l’assistenza sanitaria domiciliare, come richiederla e le soluzioni migliori per integrare questi servizi e renderli più completi ed efficaci.
Come funziona l’assistenza medica domiciliare
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prevede una serie di prestazioni per le cure domiciliari, rivolte alle persone non autosufficienti, anziane, disabili o particolarmente vulnerabili. Le cure possono essere rivolte alla stabilizzazione del paziente, ad evitare un peggioramento del suo quadro clinico, oppure al recupero delle sue funzionalità e al mantenimento di una qualità di vita adeguata.
L’obiettivo delle cure a domicilio è la possibilità di trattare alcune situazioni in casa, senza recarsi all’interno delle strutture ospedaliere laddove possibile. In base alle specifiche condizioni e alle esigenze della persona può essere fornita assistenza medica, infermieristica o supporto riabilitativo presso la propria abitazione.
Questi servizi sono previsti dalle leggi italiane, in particolare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), quindi se riconosciuti sono offerti in modo gratuito tramite il sistema sanitario pubblico. Le prestazioni sono erogate attraverso le ASL con il sostegno del Comune di residenza, tenendo conto del tipo di patologie della persona fragile e, in alcuni casi, del reddito.
ASL: quali sono i servizi a domicilio
In alcune circostanze è possibile ottenere l’assistenza domiciliare per anziani tramite l’ASL di riferimento. Le cure in casa che si possono ricevere sono di vario genere, a seconda della durata e della complessità del servizio da prestare al paziente anziano o fragile.
Assistenza Domiciliare Integrata
I servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), sono trattamenti sanitari e socioassistenziali forniti presso l’abitazione della persona non autosufficiente o vulnerabile. Per ottenere il riconoscimento delle prestazioni ADI sono necessari dei requisiti specifici, tra cui malattie terminali, fratture gravi o patologie acute riportate da anziani.
Il servizio viene autorizzato dal medico competente della ASL, su segnalazione del paziente, di un familiare o del proprio medico curante. In base alla gravità della situazione sono previsti diversi livelli di intervento, con vari tipi di servizi come accertamenti diagnostici, supporto riabilitativo e assistenza farmaceutica.
Assistenza Domiciliare Programmata
Per le persone che non possono raggiungere le strutture sanitarie ci sono anche i servizi di Assistenza Domiciliare Programmata (ADP), rivolti alle persone anziane o non autosufficienti. Il riconoscimento dell’ADP avviene in caso di malattia grave e invasiva, con una durata temporanea che può andare in genere da 6 mesi a un anno.
Con l’attivazione dell’assistenza domiciliare programmata è possibile ricevere terapie di tipo riabilitativo, sostegno infermieristico o trattamenti medici specifici. L’accettazione consente di ottenere questi servizi in modo gratuito, con interventi realizzati con una frequenza e una durata stabilita dal medico responsabile.
Servizio di Assistenza Domiciliare
Un’altra opzione prevista dal SSN è la SAD, il Servizio di Assistenza Domiciliare, riservato alle persone disabili, agli anziani e ai minorenni affetti da malattie psichiche o fisiche debilitanti. In questo caso è il Comune di riferimento ad occuparsi dell’erogazione del servizio, attraverso il supporto degli assistenti sociali.
Può essere fornito in modo temporaneo o permanete a seconda delle situazioni, per sostenere i familiari nel disbrigo di alcune pratiche assistenziali, come l’igiene della persona o la realizzazione di commissioni. Il SAD può essere completamente gratuito o a pagamento, a seconda del reddito della famiglia e delle normative comunali.
Come richiedere assistenza domiciliare per anziani
La richiesta di assistenza domiciliare all’ASL può essere presentata dalla persona non autosufficiente, da un familiare, da un medico oppure da un caregiver. In genere, è il proprio medico di base a inviare la domanda, oppure in altri casi può essere avanzata da un medico specialista o dagli assistenti sociali del Comune.
La segnalazione deve essere mandata presso la ASL territoriale di competenza, affinché venga valutata dal comitato responsabile. Dopodiché viene redatto il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), un documento che raccoglie tutte le informazioni sul paziente e il tipo di intervento multidisciplinare consigliato.
Il PAI ha l’obiettivo di pianificare e monitorare i servizi assistenziali a domicilio, attraverso valutazioni realizzate da tutti gli operatori coinvolti nel supporto alla persona non autosufficiente. Inoltre, vengono individuati i professionisti che dovranno assistere il soggetto, selezionando quali specialisti sono chiamati a fornire trattamenti e cure.
Quali sono i limiti dell’assistenza domiciliare pubblica
Ovviamente, i servizi di assistenza medica domiciliare erogati dall’SSN presentano alcune limitazioni, in quanto non sempre sono in grado di soddisfare tutte le esigenze del paziente e delle famiglie. Innanzitutto, sono previsti requisiti precisi per l’ottenimento delle prestazioni, soggetti all’approvazione del comitato responsabile dell’ASL o del Comune di residenza.
Inoltre, l’assistenza è legata alla disponibilità di personale da parte delle strutture preposte, con una durata e una frequenza dei servizi che spesso coprono appena le necessità più essenziali. Allo stesso modo, la prestazione è vincolata al raggiungimento degli obiettivi prefissati, quindi qualora venga determinato questo risultato il servizio potrebbe concludersi e non rinnovarsi.
Perché è importante integrare un’assicurazione sanitaria
Con il supporto di un’assicurazione sanitaria è possibile proteggere se stessi e i propri cari, integrando i servizi sanitari pubblici con una serie di prestazioni complementari. In questo modo è possibile ricevere un sostegno più completo, in grado di coprire tutte le esigenze della persona non autosufficiente o anziana.
Con quixa Smart Salute è possibile usufruire di una copertura integrale per l’assistenza sanitaria anche a domicilio, per ottenere l’invio di un professionista in caso di necessità. Ad esempio, è possibile ricevere il sostegno di fisioterapisti, baby-sitter, infermieri o dog sitter, oppure accedere ai moderni servizi di telemedicina per avere sempre a disposizione un medico specializzato.