In un mondo sempre più digitalizzato (quixa ne è un esempio) il consumo di carta e cartone è paradossalmente in aumento.
Riferendoci all’Italia, i dati derivanti dall’ultimo Rapporto Comieco indicano che nel 2018 sono stati prodotti quasi 5 milioni di tonnellate di carta e cartone.
Rispetto al 2017 si registra dunque un, seppur lieve, aumento dello 0,1 % nella produzione cartaria del Bel Paese.
La magra consolazione è che, insieme alla produzione e al conseguente consumo, è in aumento anche il riciclo.
Le cause
Ma cosa provoca questo perpetuo aumento nella produzione di carta e derivati?
Fondamentalmente, i due fattori che maggiormente incidono su questo fenomeno consumistico sono la burocrazia e l’e-commerce.
Il primo impone norme molto stringenti sulla conservazione di dati e documenti e comporta, quindi, la creazione di immensi archivi cartacei che rimangono tali per molteplici anni.
Il secondo ha invece inciso pesantemente sul utilizzo massivo di imballaggi cellulosici, necessari a mantenere integri i prodotti trasportati.
Il peso ambientale
Come tutti sappiamo, gli alberi rappresentano la Vita sul nostro pianeta e, al contempo, costituiscono anche la nostra principale arma contro il cambiamento climatico.
Per dare un’idea di quanto possa incidere sul nostro Pianeta l’aumento del consumo di carta, facciamo riferimento alle stime elaborate dal WWF che, da sempre, è molto attivo sui temi ambientali.
Per produrre un chilo di carta sono necessari 0.7 kg di cellulosa e per produrre un chilo di cellulosa sono necessari 0,0036 metri cubi di legno. Stimando che da un pino di medio diametro alto 15 metri si ricava un metro cubo di legno, l’albero in questione si traduce in 79.500 fogli.
Tirando le somme: un pino medio equivale a circa 176 libri da 450 pagine l’uno.
In un periodo storico in cui le grandi foreste del mondo vanno a fuoco è, quindi, quantomeno doveroso rivedere diverse dinamiche deleterie della nostra Società.
La vision di quixa
Quixa, dal canto suo, può vantare di non avere archivi contenenti pile di carta, ma di aver scelto di limitare allo stretto necessario la documentazione richiesta ai propri clienti e di conservarla in formato digitale, rispettando gli obblighi di conservazione previsti dalla legge, attraverso l’utilizzo dell’archiviazione ottica sostitutiva.
Particolarmente significativo è il fatto che i documenti sono sempre inviati in formato digitale e che sono sempre a disposizione su quixaApp, anche se la versione cartacea è sempre garantita per chi decide di optare questa modalità di spedizione.
I clienti Quixa, inoltre, non devono stampare la propria polizza, firmarla e rispedirla: hanno a disposizione la firma digitale!
Coerentemente con i propri valori, Quixa è anche l’unica compagnia assicurativa a mettere a disposizione (in caso di sinistro) la compilazione online della Constatazione amichevole. Eliminare la carta dall’uso comune è uno dei primi passi verso un futuro ecosostenibile e quixa può vantarsi di aver intrapreso questo percorso in maniera estremamente risoluta.