Il pedaggio autostradale è un costo pagato da chi utilizza il servizio, con il quale si finanziano la costruzione dell’opera e tutti gli interventi di gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria. Si tratta dunque di una tassa obbligatoria come previsto dalle normative di legge, infatti l’evasione è passibile di pesanti multe e sanzioni.
Il calcolo del pedaggio dell’autostrada viene effettuato tenendo conto di alcuni aspetti, applicando un coefficiente e considerando il numero di chilometri percorsi, sebbene in alcuni casi può essere richiesto un costo fisso. Ecco alcuni consigli utili per sapere come calcolare e pagare il pedaggio autostradale, con tutte le possibilità a disposizione.
Tariffe autostrada: perché si pagano?
Le autostrade vengono costruite e date in gestione a degli enti concessionari, società che si occupano di tutti i servizi per la gestione ordinaria e straordinaria del tratto di loro competenza. Nel nostro Paese sono presenti diverse compagnie che si occupano dell’infrastruttura autostradale, tra cui la principale è Autostrade per l’Italia.
Nonostante possa sembrare un costo evitabile in realtà il pedaggio è essenziale per mantenere l’autostrada sicura e in funzione, inoltre queste risorse permettono di eseguire una serie di interventi di ammodernamento. I fondi raccolti infatti servono per numerose operazioni, come la pulizia, l’assistenza stradale, la manutenzione della segnaletica e il monitoraggio di ponti e gallerie.
Come viene calcolato il costo in autostrada
Il pedaggio è un importo che viene versato alla società concessionaria per l’utilizzo dell’autostrada, un costo calcolato moltiplicando la tariffa unitaria per i chilometri percorsi oppure con una tariffa fissa. Il coefficiente è determinato secondo normative specifiche, tenendo conto delle delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e delle convenzioni tra l’ente proprietario e il concessionario.
La distanza viene calcolata valutando non solo i chilometri tra il casello di entrata e quello di uscita, ma anche la presenza di tratti aggiuntivi sempre di competenza del concessionario, come bretelle e svincoli. Alla somma finale si applica anche l’IVA al 22%, dopodiché viene realizzato un arrotondamento, il quale può seguire criteri per eccesso o difetto con un margine di 10 centesimi.
La maggioranza dei pedaggi in autostrada sono calcolati con una tariffa unitaria al chilometro, la quale è condizionata dai seguenti fattori:
- tipo di veicolo;
- caratteristiche dell’autostrada;
- società concessionarie.
Innanzitutto i veicoli vengono suddivisi in 5 classi, con le classi A e B che includono i mezzi con due assi in base all’altezza sulla perpendicolare dell’asse anteriore. I veicoli con più di due assi sono inquadrati nelle categorie classe 3, 4 e 5, valutando il numero di assi del mezzo per determinarne la classe di appartenenza.
La tariffa unitaria al chilometro è condizionata anche dal tipo di tratto autostradale percorso durante il tragitto, con costi differenti per quelli in pianura e montagna. Questa distinzione serve perché i costi di costruzione sono diversi, infatti i tratti in montagna richiedono investimenti maggiori per realizzare ponti, gallerie, viadotti e altre opere essenziali.
In più, alcuni tragitti autostradali possono essere gestiti da varie concessionarie, quindi in questi casi si calcolano i singoli pedaggi, vengono applicati gli arrotondamenti su ogni tratto e infine si fornisce l’importo totale da pagare. Più rare sono le autostrade con costo del pedaggio fisso, dove non si paga in base alla tariffa unitaria e ai chilometri ma ad un importo fisso, come avviene sull’A12 Roma-Civitavecchia.
Classi di pedaggio autostrada
- Classe A – 2 assi e altezza pari o inferiore a 1,3 metri.
- Classe B – 2 assi e altezza superiore a 1,3 metri.
- Classe 3 – veicoli con 3 assi.
- Classe 4 – veicoli con 4 assi.
- Classe 5 – veicoli con 5 assi.
Come calcolare online le tariffe dell’autostrada
Per calcolare online il pedaggio autostradale esistono diverse soluzioni, in questo modo si possono conoscere i costi del viaggio da realizzare prima di partire. Il sistema più efficiente e utilizzato è quello proposto da Autostrade per l’Italia, dove basta inserire il luogo di partenza, quello di destinazione e il tipo di veicolo per scoprire la spesa da sostenere.
Ad esempio, un viaggio in auto da Via Salaria a Roma fino a Piazzale Bologna a Milano prevede un importo del pedaggio di 41,90 euro, con una contabilizzazione chilometrica autostradale di 563 Km. Il sistema mostra anche le aree di servizio disponibili lungo il tragitto, le informazioni sul traffico e la webcam per vedere l’autostrada in tempo reale.
Ovviamente anche altre società concessionarie propongono dei servizi online simili, in base ai propri tratti di competenza. Un altro sistema utile è quello fornito da Via Michelin, in cui pianificare percorsi, calcolare i pedaggi autostradali e ottenere tantissime informazioni aggiuntive su ristoranti, siti turistici alberghi e condizioni del traffico.
Come pagare il pedaggio in autostrada
L’importo dell’autostrada si può pagare in diverse modalità, sia in contanti che attraverso un sistema elettronico. La segnaletica al casello d’uscita mostra chiaramente la corsia giusta da utilizzare in base al metodo di pagamento scelto, con corsie per i versamenti in contanti con operatore o self-service, con le carte e corsie preferenziali automatiche per i veicoli dotati di Telepass.
Le carte accettate sono di credito, debito, prepagate e bancomat abilitate sui circuiti Visa, MasterCard, Diners, American Express, Maestro, Vpay e Fast Pay. Inoltre è possibile usare una carta prepagata Viacard, abilitata in tutta l’infrastruttura autostradale italiana, uno strumento ricaricabile con importi di 25, 50 o 75 euro per pagare al casello con operatore o automatico.
Naturalmente l’opzione più comoda è il Telepass, un dispositivo da posizionare nel veicolo per transitare nelle corsie preferenziali senza fermarsi, dopodiché la tariffa viene addebitata sul proprio conto corrente in modo automatico. In alternativa c’è anche il Telepass ricaricabile, un sistema senza canone e senza conto corrente acquistabile al prezzo di 49,90 euro IVA inclusa.
Come pagare il mancato pedaggio in autostrada
Il mancato pagamento del pedaggio autostradale è un reato grave, punito con pesanti sanzioni a seconda di come è avvenuto il raggiro. Ad esempio, ci sono veicoli dotati di dispositivi che confondono il sistema di rilevamento degli assi per pagare una tariffa inferiore, un’infrazione sanzionata con una multa da 431 a 1.734 euro e una denuncia per truffa.
Chi invece non ha con sé soldi o carte per pagare il pedaggio può azionare il sistema di emergenza per sbloccare la sbarra del casello, tuttavia deve effettuare il pagamento entro 15 giorni. In caso contrario bisogna pagare una multa di importo da87 a 344 euro, in più vengono decurtati 2 punti dalla patente di guida e in caso di recidiva si rischia una denuncia.
Per pagare entro 15 giorni senza multe o maggiorazioni è possibile realizzare il versamento sul sito di Autostrade per l’Italia, usando una carta di credito, debito o prepagata. Altrimenti è possibile pagare in un Punto Blu in autostrada, attraverso un bonifico bancario, direttamente al casello autostradale, oppure nei tabaccai, edicole e bar convenzionati Sisal Pay/Mooney.