Aumentano i furti d’auto: i dati del Ministero

I dati pubblicati dal Ministero dell'Interno rivelano un aumento dei furti d'auto. Vediamo come avvengono questi furti.

I dati pubblicati dal Ministero dell’Interno mettono in allarme gli automobilisti italiani.

Secondo le stime, infatti, i furti di auto sono aumentati del 5,2 % nell’anno passato: a fronte dei 99.987 furti del 2017, quelli del 2018 ammontano 105.23.

La maggior parte dei furti si registrano nel periodo estivo quando, complice il caldo, i veicoli vengono spesso e volentieri lasciati con i finestrini abbassati.

Questa cattiva abitudine, rappresenta sicuramente un assist per i ladri d’auto ed è consigliabile non lasciare mai la propria auto parcheggiata in queste condizioni. Tuttavia, questo e altri consigli pratici di prevenzione ai furti, come ad esempio il non lasciare l’auto in zone isolate, potrebbero non bastare più.

Sono infatti in continua crescita i cosiddetti “furti elettronici”. Essi costituiscono il 10% dei crimini legati alle auto e riguardano in particolar modo i modelli più recenti.

Secondo LoJack, azienda leader nel settore degli antifurti hi-tech che opera a stretto contatto con le nostre forze dell’ordine, la percentuale è sicuramente destinata a crescere.

Il mercato nero delle auto e quello dei pezzi di ricambio costituiscono infatti dei veri e propri business in continua espansione.

Come avvengono i furti

 Le tecniche “smart” utilizzate dai ladri di auto sono diverse e presentano vari gradi di complessità.

La più comune è la programmazione delle chiavi tramite l’accesso diretto di un dispositivo alla diagnostica di bordo del veicolo.

Altre modalità consistono nell’aggirare l’immobilizer dell’auto, nell’utilizzare dei ripetitori per replicare il segnale di comunicazione tra il veicolo e le sue chiavi e nella “semplice” clonazione di queste ultime.

Alla luce di questi dati diventa dunque fondamentale prestare estrema attenzione al proprio veicolo e, forse, anche inserire la garanzia Furto e incendio nella propria assicurazione RCA potrebbe essere una saggia idea.

Fonti: Assinews.it, Insurancetrade.it

Leggi anche: