Lo scorso febbraio il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva Casa Green, una nuova normativa europea finalizzata a ridurre l’impatto ambientale degli edifici residenziali. La direttiva UE mira a promuovere gli interventi di efficientamento energetico degli immobili, per ridurne il fabbisogno energetico e le emissioni di gas serra.
Si tratta di un importante passo in avanti verso la transizione ecologica, ma comporterà anche maggiori costi per chi sarà costretto a ristrutturare la propria abitazione per rispettare i nuovi obblighi. Scopriamo cosa prevede la direttiva UE sulla casa green, quali sono le ultime notizie e quanto potrebbe costare agli italiani per l’adeguamento degli immobili.
Casa green: le ultime notizie sulla direttiva UE
La Direttiva Casa Green dell’Unione Europea non è ancora entrata in vigore, infatti, dopo il via libera del Parlamento europeo dovrà affrontare un lungo iter. In particolare, saranno necessari i negoziati tra le istituzioni europee e i governi nazionali per arrivare al testo definitivo, valutando le diverse posizioni dei vari paesi membri dell’UE. Questa fase sarà cruciale, in quanto potranno essere apportate delle modifiche al testo, cambiati i termini applicativi, aggiunte delle regole o delle eccezioni e inserite delle esclusioni. La fase dei negoziati dovrebbe iniziare da luglio 2023, in seguito alla quale comincerà il recepimento della direttiva da parte degli stati membri, la cui conclusione è prevista nel 2025. Questo ultimo processo permetterà ai singoli paesi di presentare le proprie proposte per l’attuazione della direttiva, tra cui agevolazioni fiscali o incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nonostante non sia ancora una legge in vigore, il testo attuale è considerato quasi definitivo, quindi è importante iniziare a pensare come adeguare gli immobili ai nuovi requisiti di efficienza energetica.Gli obblighi della direttiva europea casa green per la classe energetica
La Direttiva Casa Green prevede degli obblighi per la classe energetica degli edifici dell’UE. Si tratta di un parametro che indica le prestazioni energetiche complessive di un immobile, considerando una serie di aspetti come:- fabbisogno energetico dell’edificio;
- isolamento termico dell’involucro;
- efficienza dell’impianto di riscaldamento;
- qualità termoisolanti degli infissi;
- presenza di impianti alimentati a energie rinnovabili;
- sistemi di illuminazione a basso consumo.
Qual è l’obiettivo della direttiva casa green dell’UE?
L’obiettivo dichiarato della direttiva casa green dell’UE è riqualificare il parco immobiliare europeo, in particolare migliorando l’efficienza energetica del 15% degli edifici più energivori per ogni paese membro, ovvero quelli collocati in classe energetica G. Questo target è stato anche inserito nel programma Fit for 55, il piano europeo per la transizione green. Secondo la Commissione europea, infatti, gli edifici dell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico e producono il 36% delle emissioni di gas ad effetto serra dell’UE. Le nuove prestazioni energetiche nell’edilizia rientrano negli obiettivi del piano europeo sul clima, che prevede la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.Quanto costerà la direttiva UE casa green agli italiani?
L’adeguamento degli edifici ai nuovi standard richiesti dall’Unione Europea avrà un costo considerevole per i paesi membri. Soltanto in Italia l’Istat stima che esistano 1,8 milioni di edifici in classe energetica G su un totale di oltre 12 milioni di edifici, i quali dovranno raggiungere la classe E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, mentre per tutti vale l’obbligo emissioni zero a partire dal 2050. Naturalmente la direttiva prevede già alcune esclusioni, tra cui:- gli edifici storici;
- i luoghi di culto e gli edifici destinati ad attività religiose;
- i siti industriali, le officine e gli edifici agricoli non residenziali;
- gli edifici di proprietà delle forze armate e utilizzati a scopi di difesa.