Guida Completa al Risarcimento Diretto: Cos’è e Come Funziona

Il risarcimento diretto, introdotto in Italia nel 2007 con il DPR 254/2006 (decreto Bersani), è una modalità di gestione dei sinistri stradali che semplifica il processo di indennizzo ed è una delle due principali procedure di liquidazione stragiudiziale previste dal Codice delle Assicurazioni, unitamente alla modalità tradizionale disciplinata dall’articolo 148.   In questa guida andremo ad analizzare come funziona il risarcimento diretto, i requisiti necessari per richiederlo e molto altro ancora.

Come funziona il risarcimento diretto

Questa procedura permette al danneggiato di rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento dei danni, riducendo i tempi e le complessità burocratiche rispetto al metodo tradizionale.   L’intento del legislatore è stato quello di agevolare il rapporto tra assicurato e assicuratore, garantendo tempi più rapidi e una gestione più lineare.   Il risarcimento diretto, tuttavia, non esclude la possibilità di utilizzare le altre modalità previste dalla normativa.   Il danneggiato può, in alternativa,  scegliere di agire contro la compagnia assicurativa del responsabile, secondo l’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni, o direttamente contro il responsabile civile, ai sensi dell’articolo 2054 del Codice Civile.   Questo principio è stato confermato dalla giurisprudenza, inclusa la sentenza della Corte Costituzionale n. 180/2009, che ha ribadito l’alternatività delle procedure.   Grazie al risarcimento diretto, quindi, assicurazione e assicurato interagiscono in modo più diretto, migliorando l’efficienza della gestione dei sinistri.   È bene sottolineare, però, che tale procedura non si applica a tutti i tipi di incidenti, ma solo a quelli che soddisfano determinate condizioni.

Come posso usufruire del risarcimento diretto?

La possibilità di usufruire del risarcimento diretto è regolata e normata dalla CARD, una Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto.   Emanata dall’ANIA, la CARD è un accordo tra le compagnie assicuratrici finalizzato a regolamentare le modalità di risarcimento nei sinistri auto.   La CARD semplifica le procedure, consentendo all’assicurato di ottenere il risarcimento direttamente dalla propria compagnia, senza dover attendere i tempi più lunghi legati alla gestione delle pratiche con la compagnia dell’altro coinvolto.   Questo è possibile a condizione che entrambe le compagnie assicurative abbiano aderito alla convenzione.

Indennizzo Diretto: quando si applicano le regole

L’indennizzo diretto si applica esclusivamente in specifiche situazioni:  
  • Tipologia di veicolo: l’incidente deve coinvolgere due veicoli a motore.
  • Identificazione: entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente devono essere chiaramente identificabili.
  • Assicurazione: è indispensabile che entrambi i veicoli siano regolarmente assicurati.
  • Immatricolazione: sia il primo che il secondo veicolo devono essere immatricolati in Italia, nella Repubblica di San Marino o nello Stato del Vaticano (ovvero devono possedere una targa italiana).
  • Polizza RCA: i conducenti dei veicoli coinvolti devono aver stipulato una polizza Responsabilità Civile Auto con una delle compagnie assicurative autorizzate ad operare in Italia o con una compagnia estera che abbia aderito alla procedura di risarcimento diretto.
  • Ciclomotori: nel caso in cui uno o entrambi i veicoli coinvolti siano ciclomotori, è necessario che questi ultimi siano targati secondo la normativa entrata in vigore il 14 luglio 2006. Pertanto, la nuova procedura di risarcimento diretto si applica a tutti i ciclomotori immessi in circolazione dopo tale data. Per i ciclomotori già in circolazione prima del 14 luglio 2006, l’applicazione della nuova procedura è subordinata all’adesione volontaria al nuovo regime di targatura.
  Se non si rispettano questi requisiti, si deve procedere con il metodo tradizionale, contattando la compagnia assicurativa del responsabile del sinistro.

Quali danni possono essere risarciti con la procedura di risarcimento diretto?

Con la procedura di risarcimento diretto è possibile richiedere il risarcimento esclusivamente per i seguenti tipi di danni:  
  • Danni al veicolo: sono risarcibili i danni subiti dal proprio veicolo a seguito dell’incidente.
  • Danni alle cose trasportate: possono essere richiesti i danni alle cose che si trovavano a bordo del veicolo al momento dell’incidente e che appartengono al conducente o all’assicurato.
  • Danni alla persona (lievi): è possibile richiedere il risarcimento per le lesioni subite dal conducente non responsabile dell’incidente, a condizione che si tratti di lesioni di lieve entità. Si considerano lesioni di lieve entità quelle che comportano un’invalidità permanente pari o inferiore al 9%. Per le lesioni più gravi, superiori al 9% di invalidità, è necessario seguire la procedura tradizionale, rivolgendosi all’assicurazione dell’altro veicolo.
 

Quando non si applica il risarcimento diretto?

La procedura di risarcimento diretto non è applicabile nei seguenti casi:  
  • Veicoli immatricolati all’estero: se uno dei veicoli coinvolti nell’incidente è immatricolato in un Paese diverso dall’Italia, dalla Repubblica di San Marino o dallo Stato del Vaticano.
  • Incidenti con più di due veicoli: se sono coinvolti più di due veicoli a motore.
  • Ciclomotori non targati: se uno dei veicoli coinvolti è un ciclomotore sprovvisto della nuova targa prevista dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 153 del 6 marzo 2006.
  • Veicoli non assicurati: se uno dei veicoli coinvolti non è assicurato.
  • Danni fisici gravi al conducente: se il conducente non responsabile ha riportato lesioni superiori al 9% di invalidità permanente.
  In tutti i casi in cui non è possibile applicare la procedura di risarcimento diretto, la richiesta di risarcimento deve essere presentata all’assicurazione dell’altro veicolo ritenuto responsabile dell’incidente, in tutto o in parte.   Se l’altro veicolo non è assicurato o non è identificabile, è necessario rivolgersi alla compagnia assicurativa designata dall’ IVASS per poter beneficiare del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada gestito dalla CONSAP.

I Vantaggi del risarcimento diretto

Il risarcimento diretto offre numerosi vantaggi sia per gli assicurati sia per le compagnie assicurative:  
  • Riduzione dei tempi: la gestione diretta da parte della propria compagnia accelera il processo di valutazione del danno e liquidazione dell’indennizzo.
  • Semplificazione burocratica: l’assicurato interagisce con un solo interlocutore, evitando complicazioni con l’assicurazione dell’altra parte.
  • Maggiore trasparenza: la compagnia assicurativa, avendo già un rapporto diretto con il cliente, può offrire un’assistenza più chiara e personalizzata.
 

Svantaggi e limiti della procedura

Nonostante i numerosi benefici, il risarcimento diretto presenta alcuni limiti:  
  • Ambito di applicazione ristretto: non tutti i sinistri rientrano nelle condizioni previste per questa procedura.
  • Possibili controversie: in caso di disaccordo sulla valutazione del danno, potrebbe essere necessario ricorrere a perizie o vie legali, allungando i tempi di risoluzione.
 

Come presentare una richiesta di indennizzo diretto

La procedura per attivare il risarcimento diretto è relativamente semplice, ma richiede attenzione nella raccolta e nella presentazione della documentazione.   Ecco i passaggi principali.

Compilazione del Modulo CAI (CID)

Il modulo di constatazione amichevole è uno strumento fondamentale per avviare il risarcimento diretto.   Deve essere compilato in tutte le sue parti, descrivendo accuratamente la dinamica del sinistro e includendo le esatte generalità e le firme di entrambi i conducenti.   Questo documento, noto anche come foglio di constatazione amichevole, rappresenta la base per la valutazione del danno da parte della compagnia assicurativa.

Comunicazione dell’Incidente alla Compagnia

Una volta compilato il modulo CAI, l’assicurato deve trasmetterlo alla propria compagnia assicurativa entro tre giorni dall’incidente, insieme a eventuali altri documenti richiesti (ad esempio, fotografie del sinistro o testimonianze).

Valutazione del Danno

La compagnia assicurativa effettua una stima dei danni subiti dal veicolo e, se necessario, organizza una perizia tecnica per determinare l’importo esatto del risarcimento.

Liquidazione dell’Indennizzo

Una volta completata la valutazione del danno, la compagnia assicurativa provvede a liquidare l’indennizzo all’assicurato.   I tempi per la liquidazione variano in base alla complessità del caso, ma in genere sono più rapidi rispetto al metodo tradizionale.   Entrando nel dettaglio della procedura di risarcimento diretto, è bene rammentare che, in caso di sinistro stradale, la compagnia assicurativa è tenuta a fornire una risposta entro specifici termini: 90 giorni per danni alle persone e 60 giorni per danni materiali.   Questi termini si riducono a 30 giorni qualora sia stata compilata e firmata da entrambi i conducenti la constatazione amichevole d’incidente.   Una volta ricevuta l’offerta di risarcimento, l’assicurato può accettarla o meno. In caso di accettazione, il pagamento dei danni avverrà entro 15 giorni.   In caso di rifiuto, è possibile avviare un’azione legale nei confronti della compagnia, richiedendo il riconoscimento del danno e il relativo risarcimento. In alternativa, si possono esplorare procedure opzionali come la conciliazione e la negoziazione assistita.

Procedure alternative

Esistono procedure alternative per risolvere la controversia in modo più rapido ed economico.   La negoziazione assistita, ad esempio, consente di coinvolgere dei legali per raggiungere un accordo amichevole entro un termine di 30-90 giorni.   La conciliazione è un’altra opzione, particolarmente adatta per risarcimenti di importo contenuto (fino a 15.000 euro).   Questa procedura è gratuita per l’assicurato e consente di evitare le spese del giudizio.   La conciliazione paritetica rappresenta un’ulteriore possibilità. Rivolgendosi ad un’associazione dei consumatori, è possibile avviare questa procedura e ottenere una risposta dalla compagnia entro 30 giorni

Indennizzo diretto e responsabilità civile

Nel caso in cui l’assicurato ritenga di non aver ricevuto un risarcimento adeguato, può agire sia contro la propria compagnia che contro il responsabile civile del sinistro.   Questa doppia azione legale comporta la citazione in giudizio sia dell’assicurazione che dell’altro conducente coinvolto.   È importante, però, considerare che le cause civili possono avere una durata variabile, da 6 mesi a 2 anni, a seconda del tribunale competente.   Come abbiamo potuto vedere, quindi, il risarcimento diretto rappresenta un importante strumento di semplificazione nel panorama delle assicurazioni auto.   Sebbene sia applicabile solo a determinate condizioni, offre numerosi vantaggi in termini di tempi e facilità di gestione.   Per usufruire appieno di questa procedura, è fondamentale compilare correttamente il modulo CAI e rispettare le tempistiche previste per la comunicazione dell’incidente.   Conoscere il funzionamento del risarcimento diretto può fare la differenza nella gestione dei sinistri stradali, garantendo un indennizzo rapido e senza inutili complicazioni burocratiche.   In ogni caso, al fine di dissipare ragionevoli dubbi ed ottenere ulteriori informazioni, è sempre consigliabile consultare consulenti e professionisti del settore, come quelli del team di Quixa Assicurazioni.