Quando si può usare la corsia di emergenza?

Per non incorrere in sanzioni è necessario conoscere le regole del codice della strada che regolano l'utilizzo della corsia d'emergenza. Vediamole insieme.

La corsia di emergenza è una parte della strada non compresa all’interno della carreggiata, ma adiacente a quest’ultima, presente nelle strade extraurbane principali e in autostrada. Come suggerisce il nome si tratta di uno spazio riservato alle emergenze, il cui utilizzo è disciplinato dal Codice della Strada e limitato ad alcune circostanze specifiche.

Per evitare di incorrere nelle sanzioni previste dalle norme di legge è importante sapere quando si può usare la corsia di emergenza, conoscendo i casi in cui sono consentiti il transito e la sosta. In questo modo è possibile viaggiare in modo consapevole, garantendo la sicurezza di tutti gli utenti della strada attraverso un utilizzo corretto di questa tipologia di corsie.

Che cos’è una corsia di emergenza

La definizione dell’articolo 3 del Codice della Strada di corsia di emergenza indica come si tratti di corsie adiacenti alla carreggiata, riservate unicamente al transito dei mezzi di soccorso e alle soste di emergenza dei veicoli. In alcuni casi particolari queste corsie possono essere usate per il movimento dei pedoni, solo ed esclusivamente se tale condizione è ammessa all’interno della carreggiata stessa.

Nelle situazioni normali la circolazione sulla corsia di emergenza in autostrada e sulle strade extraurbane principali è vietata, ad eccezione del guasto del veicolo quando un’anomalia del mezzo richiede una sosta d’urgenza temporanea. In tutti gli altri casi la corsia deve essere lasciata sgombra, per agevolare la circolazione dei veicoli di soccorso e non creare rischi per la sicurezza stradale.

Le corsie di emergenza sono realizzate in modo particolarmente accurato, affinché la sosta di un mezzo in avaria non causi intralcio al traffico che avviene all’interno della carreggiata, il quale deve poter continuare a scorre normalmente. Per questo motivo aspetti come la larghezza, le dimensioni e la configurazione della corsia per le emergenze sono sempre studiati con molta precisione.

È importante ricordare che non è possibile fermare l’auto sulla corsia di emergenza senza un motivo valido, inoltre non è permesso il transito come scelta alternativa alla circolazione nelle corsie normali della carreggiata. Soltanto in caso di traffico intenso è possibile usare la corsia di emergenza per uscire dalla carreggiata, appena a partire da 500 metri dall’uscita come segnalato dal cartello di preavviso di svincolo.

Chi può usare la corsia di emergenza

Possono circolare sulla corsia di emergenza soltanto i mezzi di soccorso, vigilanza e assistenza, oppure i veicoli che hanno a bordo delle persone in condizione di emergenza sanitaria. Questa corsia dunque può essere usata per motivi di emergenza dalle vetture della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Stradale, dai mezzi dei Vigili del Fuoco, dalle ambulanze o dai veicoli dell’assistenza stradale.

I pedoni possono utilizzare la corsia di emergenza soltanto per raggiungere le colonnine SOS, qualora sia necessario contattare il servizio di assistenza stradale dopo un guasto alla propria vettura o un incidente. Al contrario è sempre vietata la retromarcia nella corsia di emergenza, come previsto dall’articolo 176 del Codice della Strada, ad esempio per tentare di recuperare un’uscita persa.

Quanto tempo si può stare sulla corsia di emergenza

La corsia di emergenza può essere utilizzata in caso di avaria, guasto o incidente stradale, oppure in seguito al malessere del conducente o di uno degli occupanti del veicolo. In questi casi non bisogna fermare il veicolo causando intralcio al transito degli altri mezzi, posizionando la vettura quanto più possibile sul lato destro della corsia oppure in una piazzola.

La durata della sosta nella corsia di emergenza non può superare le 3 ore, dopodiché infatti se il veicolo non è stato ancora rimosso può essere allontanato in modo forzato da un carro attrezzi. Durante la sosta d’emergenza bisogna accendere le quattro frecce, segnalando la presenza in questa zona adiacente alla carreggiata posizionando il triangolo a 100 metri di distanza.

Prima di scendere dalla vettura è obbligatorio l’utilizzo dei gilet catarifrangenti, i quali devono essere indossati da tutte le persone che escono dal veicolo in sosta. In seguito il mezzo deve essere rimosso rapidamente contattando un servizio di soccorso stradale, rivolgendosi a una ditta autorizzata se il guasto avviene in autostrada.

Multe e sanzioni per uso improprio della corsia di emergenza

L’utilizzo non consentito della corsia di emergenza comporta una serie di sanzioni, applicate in base al tipo di violazione come previsto dagli articoli 175 e 176 del Codice della Strada. La sanzione più grave è riconosciuta in caso di retromarcia, circolazione non permessa e permanenza del veicolo oltre le 3 ore nella corsia di emergenza.

In queste circostanze si è passibili di una multa da 430 fino 1.731 euro, inoltre per la retromarcia e il transito non autorizzato è prevista anche la sospensione della patente da 2 a 6 mesi, oltre alla decurtazione di 10 punti patente dall’abilitazione di guida. Per chi usa la corsia di emergenza per richiedere o concedere passaggi, invece, esiste il rischio di multa da 36 a 148 euro.

Per i pedoni che camminano nella corsia senza che ciò avvenga per raggiungere le colonnine di soccorso, la multa può andare da 22 a 88 euro. Se invece si scende dall’auto senza il giubbino rinfrangente, in questi casi si rischia una multa da 36 a 148 euro e la sottrazione di un punto dalla patente di guida, la stessa sanzione applicata per i veicoli in panne di notte che si fermano senza accendere le luci di posizione.

Anche chi imbocca la corsia di emergenza prima della segnalazione dello svincolo, a più di 500 metri di distanza dall’uscita, oppure chi non posiziona il triangolo, può ricevere una multa da 87 a 344 euro e la decurtazione di un punto patente. È bene ricordare che in autostrada gli autovelox Tutor sono in grado di rilevare il transito irregolare nella corsia di emergenza, per sanzionare eventuali trasgressioni senza constatazione immediata.