Nuova Mini elettrica: gamma 100% green dal 2030

Conferma imminente per Mini, che come altri costruttori d'auto decide di puntare tutto sulla tecnologia elettrica per le sue auto

La rivoluzione green legata alla mobilità sostenibile sta cambiando profondamente il mercato automotive, con tutti i principali brand del settore che hanno fissato obiettivi ambiziosi per l’elettrificazione della gamma. L’ultima indiscrezione riguarda Mini, lo storico marchio inglese infatti potrebbe dire addio ai motori termici entro il 2030.

Già da alcuni anni l’azienda ha introdotto modelli ecologici come la Mini elettrica, tuttavia rimangono ancora molti veicoli ad alimentazione convenzionale diesel e benzina. Questo decennio rappresenta sempre di più una svolta verde per il comparto automobilistico, un impegno che nei prossimi anni vedrà anche Mini come una delle protagoniste della e-mobility.

Gamma Mini 100% elettrica: cosa si sa al momento

Le ultime notizie dal mondo automotive, ormai quasi confermate, indicano come Mini sarà un marchio elettrico dal 2030. L’indiscrezione, non ancora ufficiale, è trapelata dal prestigioso giornale tedesco Der Spiegel, inoltre è stata in parte rafforzata dai vertici del gruppo Bmw, di cui Mini fa parte dal 1994, che ne hanno parlato durante l’evento del Group Annual Conference 2021.

Anche diversi media inglesi danno per certa la svolta verde dell’azienda automobilistica britannica, con un piano che sarebbe già pronto per l’annuncio ufficiale. Secondo quanto trapelato, Mini dovrebbe realizzare entro il 2025 l’ultimo modello a motore tradizionale, lasciando i veicoli benzina e diesel nei concessionari per un massimo di 5-6 anni.

Dopodiché, a partire dal 2030 la gamma Mini sarà completamente a zero emissioni di CO2, con l’addio definitivo alle auto endotermiche. In base a quanto noto oggi, la casa inglese dovrebbe rinunciare anche alle vetture ibride, puntando soltanto sulle macchine elettriche a batteria in grado di garantire la massima sostenibilità ambientale.

D’altronde, il numero uno del gruppo, Bernd Körber, aveva annunciato la trasformazione di Mini in un marchio elettrico entro il 2030 già l’anno passato, anticipando le intenzioni dell’azienda in un’intervista rilasciata al magazine Automobilwoche. Per adesso la percentuale di auto ecologiche nella gamma Mini è di appena il 17%, considerando i modelli elettrici e quelli ibridi, perciò si tratta senz’altro di una vera e propria sfida per il brand di Oxford.

Le auto elettriche Mini disponibili oggi

Al momento, la proposta dell’azienda automotive inglese per il mercato della green mobility prevede appena due modelli ecologici, la Mini Cooper SE elettrica e la Countryman ibrida. In arrivo entro il 2023 ci sarebbe anche una nuova vettura a zero emissioni, la quale dovrebbe essere prodotta in collaborazione con il marchio cinese Great Wall.

Mini Cooper elettrica: prezzo e scheda tecnica

La Mini Cooper elettrica è la prima proposta del brand per la mobilità verde, interamente realizzata nello stabilimento di Oxford. Si tratta della versione elettrificata della mitica berlina compatta dell’azienda inglese, equipaggiata con un motore elettrico da 184 cv (135 kW), in grado di sviluppare 280 Nm di coppia massima.

L’auto è dotata di una batteria da 33 kWh composta da 96 celle ad alta tensione, ed è in grado di garantire un’autonomia fino a 234 chilometri secondo gli standard Wltp. In base ai dati dichiarati dalla casa vanta un consumo energetico medio di 15,2 kWh/100 Km, può raggiungere una velocità di 150 Km/h e accelerare da 0 a 100 Km/h in 7,3 secondi.

Le dimensioni della Mini Cooper Full Electric sono contenute, con una lunghezza di 3,85 metri e una larghezza di 1,73 metri, inoltre dispone di un bagagliaio da 211 litri. A bordo offre 4 comodi posti e un abitacolo curato e raffinato, mentre nella plancia si trova un moderno sistema di infotainment, con schermo touchscreen fino a 8,8 pollici e predisposizione per Android Auto e Apple CarPlay, oltre al cruscotto digitale con display da 5 pollici.

La Mini Cooper SE elettrica è compatibile con la ricarica rapida fino a 50 kW, per arrivare fino all’80% in appena 35 minuti. Altrimenti è possibile ricaricare l’auto con una wall box da 11 kW, per ottenere una carica completa in 2,5 ore. Tra gli allestimenti ci sono la Mini Cooper S elettrica e le opzioni Classic, M, L, XL e Yours, con un prezzo a partire da 33.900 euro.

Mini Countryman ibrida: le caratteristiche principali

Oltre al Mini Cooper elettrico, un altro modello ecologico nella gamma odierna del marchio inglese è la Countryman ibrida. Questo SUV compatto viene proposto anche nelle versioni classiche a benzina e diesel, mentre l’ibrida plug-in è disponibile con una potenza di 220 cv (162 kW), trazione integrale e 220 Nm di coppia massima.

La Mini Countryman è in grado di offrire un’autonomia fino a 57 Km in modalità elettrica, grazie al supporto di una batteria da 10 kWh di nuova generazione. Le performance sono notevoli, con emissioni di CO2 di 40 g/Km e un consumo medio di 1,7l/100 Km, inoltre può raggiungere una velocità massima di 196 Km/h e scattare da 0 a 100 Km/h in 6,8 secondi.

L’auto dispone di 5 posti, è caratterizzata da dimensioni medie con una lunghezza di 4,30 metri e una larghezza di 1,82 metri, ed un bagagliaio da 405 litri. All’interno c’è il nuovo impianto multimediale con schermo touchscreen da 8,8 pollici, oltre a moderni sistemi di assistenza alla guida, con un prezzo a partire da 26.950 euro.

Il mercato delle auto elettriche e i dati del settore

La scelta di Mini di diventare un marchio elettrico nel 2030 si allinea con la direzione presa dai principali brand automobilistici. Volkswagen ha annunciato un piano per arrivare al 70% della gamma a zero emissioni in Europa entro il 2030, con la costruzione di 6 gigafactory per supportare lo sviluppo delle nuove tecnologie green.

Bmw prevede che fino al 2030 la metà delle vendite del marchio tedesco saranno coperte da auto elettriche, con un taglio delle emissioni di CO2 fino all’80%, inoltre vuole lanciare 12 veicoli a zero emissioni nei prossimi 3 anni. Anche Volvo pensa di vendere solo macchine elettriche entro il 2030, come del resto hanno intenzione di fare anche Jaguar, Bentley, General Motors e Ford, ma solo per il mercato europeo.

Stellantis, il nuovo gruppo automotive nato con la fusione di Fca e Psa, stima che le vendite di vetture elettriche arriveranno al 38% entro il 2025, raggiungendo una quota del 70% fino al 2030. La svolta ecologica non è casuale, infatti segue gli obiettivi del Green Deal europeo, il progetto dell’Unione Europea per ottenere entro il 2050 zero emissioni di gas serra nel vecchio continente, con importanti traguardi fissati proprio per il 2030.

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