Classi Euro auto: quali sono e come individuarle

A cosa serve la classificazione delle auto? Come navigare le normative e le categorie? Questo e molto altro in questo articolo quixa

La classe Euro auto è una sigla importante, con la quale vengono classificati i veicoli in base all’inquinamento che producono durante la circolazione. Per farlo sono utilizzati appositi parametri e standard tecnici, con cui le case automobilistiche devono valutare i propri modelli e fornire informazioni precise in merito alle emissioni di gas climalteranti.

Conoscere la categoria Euro auto è essenziale in molte situazioni, ad esempio per comprare un’auto più ecologica, oppure per sapere quando è possibile circolare durante i blocchi del traffico. Inoltre consente di prevedere alcuni costi legati al veicolo, come l’importo del bollo auto e la tassazione del fringe benefit per le auto aziendali ad uso promiscuo.

Cos’è la categoria macchina Euro

La classe Euro delle vetture è uno standard europeo per la misurazione dell’inquinamento generato da un autoveicolo, una normativa con la quale sono previste 6 categorie specifiche e alcune sottocategorie. Periodicamente, infatti, sono emanate norme sempre più severe sui limiti d’inquinamento delle auto, le quali costringono le aziende a realizzare veicoli più efficienti e puliti.

Tra gli inquinanti che vengono considerati nella classe Euro auto ci sono:

  • anidride carbonica (CO2);
  • ossidi di azoto (NOx);
  • particolato (PM).

Queste sostanze sono gas ad effetto serra, quindi una volta rilasciate nell’atmosfera dopo la combustione alterano il clima terrestre e contribuiscono al surriscaldamento globale ed ai cambiamenti climatici. Per questo motivo è fondamentale passare gradualmente ad autoveicoli meno inquinanti, sfruttando l’innovazione tecnologica per adottare soluzioni di mobilità sostenibile.

I test sulle auto vengono realizzati secondo specifici parametri di riferimento, infatti le case automotive devono svolgere apposite rilevazioni a determinate condizioni. Si tratta in particolare degli standard WLTP, entrati in vigore dal 2017 in sostituzione dei precedenti cicli NEDC, procedure di omologazione con cui si testano emissioni e consumi per verificare che le vetture siano in linea con i requisiti di legge.

I cicli WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure) prevedono un test di 30 minuti da realizzare a una velocità media di 46,5 Km/h, il raggiungimento di una velocità massima di 131 Km/h e un chilometraggio minimo di 23,25 Km. Le prove sono condotte in officina e all’esterno, secondo precisi standard da rispettare, come le condizioni ambientali e la dotazione degli accessori delle auto testate.

Quali sono le classi di inquinamento Euro auto?

Al momento i veicoli sono suddivisi in 6 classi Euro auto, ad ognuna delle quali corrispondono dei parametri relativi all’inquinamento della vettura come le emissioni di CO2 e NOx. L’evoluzione tecnologica porta ad aggiornare continuamente queste categorie, con criteri sempre più severi che consentono di produrre e immettere sul mercato macchine più ecologiche.

  • Classe Euro 1: questo standard risale al 1992 e riguarda le auto immatricolate dal primo gennaio 1993. Prevede limiti di 2,72 g/Km per il monossido di carbonio e 0,14 g/Km per il particolato, obbligando all’uso delle marmitte catalitiche per i veicoli a benzina e all’alimentazione a iniezione per le macchine diesel.
  • Classe Euro 2: le auto immatricolate a partire dal primo gennaio 1997 sono classificate Euro 2, con limiti ridotti per le emissioni di monossido di carbonio delle auto a benzina a 2 g/Km e il particolato a 0,5 g/Km, mentre per i veicoli diesel i limiti iniziano ad essere differenziati.
  • Classe Euro 3: i veicoli immatricolati dal 2001 devono garantire emissioni massime ancora più basse, con 2,3 g/Km di monossido di carbonio, 0,2 g/Km di particolato e 0,15 g/Km di ossidi d’azoto per le auto a benzina, mentre quelle diesel hanno dei limiti leggermente più elevati.
  • Classe Euro 4: dal 2006 le auto sono diventate meno inquinanti, per far fronte alle nuove regole previste per la circolazione all’interno delle città. Ad esempio, per le vetture a benzina i limiti per il monossido di carbonio sono scesi a 1 g/Km, mentre per le auto diesel la soglia per il particolato è di appena 0,025 g/Km.
  • Classe Euro 5: questa categoria Euro auto è applicata a tutti i veicoli immatricolati dal 2011, tuttavia nel 2014 questo standard è stato sostituito dal nuovo Euro 6. Ad ogni modo, chi possiede un veicolo Euro 5 può beneficiare di una relativa tranquillità, con la possibilità di non rientrare in genere nei blocchi del traffico.
  • Classe Euro 6: a partire dal primo settembre 2014 la categoria Euro auto è la 6, uno standard antinquinamento piuttosto severo con vari aggiornamenti che arrivano fino ad oggi, tra cui Euro 6b, Euro 6c, Euro 6d-temp e Euro 6d. L’Unione Europea prevede già l’introduzione dello standard Euro 7, tuttavia non dovrebbe entrare in vigore prima del 2025-27.

Auto classificazione Euro: come verificarla?

Per controllare la classe Euro dell’auto esistono diverse opzioni. Innanzitutto la classe ambientale viene sempre indicata nel libretto di circolazione, perciò basta verificare questa informazione nel documento unico del veicolo. In questo caso l’indicazione viene fornita mostrando la direttiva UE che la vettura rispetta, quindi bisogna poi vedere qual è la categoria Euro di riferimento con una breve ricerca online.

In alternativa è possibile utilizzare i servizi online del Portale dell’Automobilista, il sito web del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Sul portale basta effettuare una ricerca utilizzando la targa della vettura, in questo modo si possono conoscere i dati sulle emissioni di CO2 e la classe Euro auto di riferimento.

Perché è importante controllare la classe Euro auto?

La verifica della classe ambientale permette di prendere decisioni consapevoli in merito alle soluzioni di mobilità, specialmente quando si deve comprare un’auto usata. Acquistare un veicolo eccessivamente inquinante non è una buona idea al giorno d’oggi, considerando le numerose restrizioni alla circolazione previste in molte città italiane.

Inoltre le norme antinquinamento sono ogni anno più restrittive, quindi una macchina diventa rapidamente non a norma se non si punta su un modello abbastanza ecologico. Sui veicoli più inquinanti si paga anche di più per il bollo, oltre al rischio di incappare nell’Ecotassa con la maggiorazione della tassa automobilistica.

Ovviamente la soluzione migliore è scegliere una macchina a basse emissioni, ad esempio un’auto ibrida plug-in, oppure passare direttamente alla e-mobility e optare per un veicolo elettrico 100% green. In questo modo non si corrono rischi di sovrattasse e limitazioni alla circolazione, ma al contrario è possibile usufruire di numerose agevolazioni e incentivi.

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