Come funziona il bollo auto in caso di rottamazione

Il bollo auto è la tassa automobilistica meno gradita dagli automobilisti, un’imposta regionale obbligatoria che deve essere corrisposta per il possesso di un veicolo, a prescindere dal suo utilizzo su strada. Questa tassa deve essere pagata ogni anno, ed è calcolata in base alla potenza dell’automobile (kW) e alla classe di efficienza ambientale (Euro).
In condizioni normali non esistono particolaricomplessità, infatti basta recarsi presso un’agenzia di pratiche auto, oppure utilizzare i servizi online per pagare la tassa automobilistica. Ma cosa succede al bollo auto in caso di rottamazione? È possibile richiedere il rimborso dell’imposta versata dopo la demolizione dell’auto? Facciamo chiarezza analizzando tutte le casistiche.


Quando si rottama un’auto si paga il bollo?

Essendo il bollo una tassa legata al possesso dell’automobile, è evidente che dal momento in cui si perde la titolarità del veicolo non bisogna più pagare questa imposta. Tuttavia, il bollo auto si paga per 12 mensilità, quindi può succedere di corrispondere la tassa automobilistica e prima della scadenza del bollo decidere di cambiare auto e demolire quella vecchia.
In caso di demolizione dell’auto il pagamento del bollo viene rimborsato, con la possibilità di recuperare una parte di quanto versato in base al periodo mancante fino alla scadenza. Allo stesso tempo, però, non sono tutte le regioni a offrire questa opzione, infatti il rimborso del bollo auto in caso di rottamazione è possibile soltanto in:
• Piemonte;
• Veneto;
• Lombardia;
• Provincia Autonoma di Bolzano;
• Provincia Autonoma di Trento.
Solo queste 5 regioni e province autonome prevedono un qualche tipo di rimborso per il bollo auto versato e non goduto, secondo regole specifiche per ogni amministrazione locale. Al contrario, chi risiede in tutte le altre regioni d’Italia non può beneficiare di questa opzione, quindi in caso di demolizione dell’auto non è possibile richiedere la restituzione di quanto pagato.


Auto rottamata e bollo: cosa prevede il Piemonte

Le persone residenti in Piemonte possono richiedere il rimborso in caso di pagamento del bollo auto e rottamazione del veicolo, purché al momento della demolizione siano rimasti almeno 4 mesi di godimento della tassa automobilistica. In particolare, si può scegliere per la restituzione parziale della tassa automobilistica, oppure la compensazione su una nuova targa.
L’importo della compensazione e del rimborso è calcolato in modo proporzionale, tenendo conto del numero di mesi interi rimasti a partire dalla data dei demolizione o furto dell’auto. La compensazione è possibile solo in caso di acquisto di un veicolo nuovo o usato, oppure la sostituzione della vettura rottamata con una macchina sulla quale non è stata ancora pagata la tassa automobilistica.
La rottamazione deve essere certificata attraverso il rilascio dell’apposita documentazione da parte del centro demolizione autorizzato, oppure di un attestato che provi l’acquisto con permuta presso un concessionario. Il rimborso si può richiedere online presso il portale Tassa Auto Piemonte, mentre la compensazione in qualsiasi agenzia di pratiche auto o ufficio preposto al pagamento del bollo auto, previa presentazione della documentazione richiesta.


Bollo auto e rottamazione del veicolo in Veneto

Gli automobilisti residenti in Veneto possono ottenere il rimborso o la compensazione del bollo auto in caso di rottamazione, tuttavia la restituzione avviene solo per somme pari o superiori a 30 euro. Le domande di rimborso si possono inviare esclusivamente online, attraverso la piattaforma digitale Portalebolloauto.regione.veneto.it e l’accesso tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).


Demolizione auto e pagamento del bollo: cosa prevede la Lombardia

Anche in Lombardia è possibile richiedere il rimborso del bollo auto pagato in caso di rottamazione, furto ed esportazione del veicolo, ad eccezione degli eventi che avvengono nell’ultimo mese di validità della tassa automobilistica già versata. In caso contrario, è possibile richiedere la restituzione parziale dell’imposta regionale corrisposta e non goduta.
Se in possesso dei requisiti previsti dall’amministrazione regionale, i residenti nel territorio della Regione Lombardia possono ottenere il rimborso del bollo non fruito. La frazione viene calcolata in dodicesimi, a partire dal mese in cui avviene la demolizione della vettura, contando appena i mesi interi rimanenti fino alla validità della tassa automobilistica.


Province Autonome di Bolzano e Trento: cosa fare con il bollo auto in caso di rottamazione

I residenti delle province autonome di Trento e Bolzano possono richiedere la restituzione del bollo auto in seguito alla demolizione del veicolo, per ricevere il rimborso dell’importo pagato ma non goduto della tassa automobilistica. Anche in questo caso l’importo non deve essere inferiore a 30 euro, inoltre è necessario che sia presente un periodo non fruito di almeno un quadrimestre per il bollo auto.


Bollo auto in caso di rottamazione nelle altre regioni

Il rimborso del bollo auto per la rottamazione del veicolo è ammesso soltanto in queste 5 amministrazioni locali mentre nelle altre regioni non è consentito richiedere la restituzione della tassa automobilistica non goduta in seguito alla demolizione del mezzo. Per questo, è necessario valutare con attenzione il momento in cui cambiare la propria automobile per evitare di perdere soldi con il bollo già pagato.
Laddove possibile, la domanda di rimborso deve essere effettuata dal proprietario del veicolo, in genere utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dalla propria amministrazione di competenza. Di solito basta scaricare un apposito modulo, compilarlo e inviarlo in modo digitale tramite posta elettronica ordinaria o certificata, mediante i portali online di servizi al cittadino o per iscritto tramite posta raccomandata.
È importante ricordare che in caso di vendita del veicolo non è possibile richiedere il rimborso del bollo auto, infatti la tassa automobilistica non è trasferibile da una vettura ad un’altra. Tuttavia, è possibile vendere l’automobile durante il mese di scadenza del bollo auto e lasciare che sia l’acquirente ad occuparsi del pagamento, altrimenti se non si riesce a vendere la macchina è necessario pagare la tassa automobilistica per tutti i 12 mesi.

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