Come funziona la PEC per gli automobilisti obbligatoria

La PEC snellirebbe molte faccende burocratiche per gli automobilisti, ma è davvero obbligatoria? Scopri quello che c'è da sapere con gli esperti quixa

Nel 2020 il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha proposto l’introduzione della PEC obbligatoria per gli automobilisti. La novità non è ancora entrata in vigore, in particolare l’iniziativa che prevede l’ampliamento della misura agli automobilisti privati, in quanto l’obbligo già esiste per alcune categorie specifiche come i professionisti e le aziende. Si tratterebbe di un intervento rivolto all’aumento della sicurezza stradale, per una maggiore responsabilizzazione dei conducenti privati in merito alle norme del Codice della Strada. Scopriamo cosa bisogna sapere sulla PEC per automobilisti obbligatoria, per comprendere bene cosa prevede esattamente la proposta e quali utenti devono dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata.

PEC automobilisti: di cosa si tratta?

La PEC per gli automobilisti obbligatoria è un’iniziativa promossa dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) a settembre 2020, attraverso una proposta di aggiornamento dell’articolo 80 del Codice della Strada. La modifica prevede che gli automobilisti debbano segnalare un indirizzo PEC al momento dell’immatricolazione del veicolo, oppure al rinnovo dei documenti del mezzo come la prima revisione dell’auto. La casella PEC servirebbe per la notifica delle sanzioni in caso di violazione delle norme del Codice della Strada, secondo le indicazioni contenute nel decreto ministeriale del 18 dicembre 2017. In questo caso, quindi, ogni infrazione verrebbe notificata al trasgressore tramite posta elettronica certificata, uno strumento che consente di identificare in modo univoco una persona. Per il momento il Disegno di Legge non è stato approvato, quindi non è stato autorizzato l’obbligo della PEC per tutti gli automobilisti, né le altre modifiche al Codice della Strada previste dal disegno di legge promosso dal CNEL.

Chi ha l’obbligo di avere la PEC?

Se per i privati non è ancora entrato in vigore l’obbligo della PEC, questa misura è già valida per alcune categorie. Nello specifico, si tratta di liberi professionisti, ditte individuali, aziende e artigiani, soggetti che per legge devono avere un indirizzo di posta elettronica certificata per le comunicazioni ufficiali con tutti gli enti della Pubblica Amministrazione.

Come funziona la posta elettronica certificata

La posta elettronica certificata è un indirizzo di posta elettronica ordinaria con valore legale, equiparato alla posta raccomandata con ricevuta di ritorno. Rispetto a una casella email convenzionale, infatti, la PEC prevede il riconoscimento dell’identità dell’utente attraverso la firma digitale, mediante il supporto di un provider autorizzato dall’AgID (l’Agenzia per l’Italia Digitale). Con la posta elettronica certificata ogni messaggio inviato e ricevuto ha pieno valore probatorio, inoltre il contenuto dell’email non può essere alterato garantendo l’autenticità e la validità delle informazioni. I gestori del servizio, inoltre, devono conservare i dati per un periodo di almeno 30 giorni, per consentire ai clienti di ottenere un duplicato della ricevuta in caso di smarrimento. Le ricevute PEC consentono di tutelarsi in caso di contenziosi, avendo a disposizione dei documenti informatici con valore analogo a quelli cartacei formali, come ad esempio la ricevuta di ritorno della raccomandata. Una casella PEC può essere attivata sia da imprese e professionisti con partita IVA sia dai privati, un servizio che in genere richiede il pagamento di un canone mensile.

I vantaggi della PEC per gli automobilisti

L’utilizzo della PEC per gli automobilisti garantirebbe alcuni vantaggi importanti. Innanzitutto si potrebbero ricevere le multe direttamente via email, agevolando le pratiche burocratiche per la gestione delle sanzioni amministrative, per beneficiare di tempistiche ridotte e minori adempimenti da realizzare per gli enti locali e i cittadini stessi. Inoltre, questo strumento consentirebbe di amministrare questi procedimenti in modo 100% digitale, senza doversi recare presso uffici e altri sportelli. Allo stesso tempo si potrebbero risparmiare non solo tempo ma anche soldi, con una diminuzione delle commissioni e una riduzione di eventuali interessi applicati per il pagamento in ritardo delle multe. L’obbligatorietà della PEC per gli automobilisti potrebbe anche aumentare la sicurezza stradale, agendo come deterrente contro le violazioni delle norme del Codice della Strada. Con la posta elettronica certificata ogni automobilista sarebbe subito identificato in modo preciso e inconfutabile, senza errori nell’invio della comunicazione dell’infrazione.

PEC obbligatoria per gli automobilisti: cosa prevede il nuovo CdS?

Come abbiamo visto, il nuovo Codice della Strada non presenta l’obbligo della PEC per gli automobilisti privati, come proposto dal disegno di legge promosso dal CNEL. L’iniziativa risulta inoltre di difficile attuazione, in quanto dovrebbe obbligare tutti gli automobilisti a sottoscrivere un servizio a pagamento. Allo stesso tempo richiederebbe una serie di requisiti non disponibili per tutti i cittadini, tra cui almeno una connessione internet e un dispositivo elettronico come un pc portatile, un tablet o uno smartphone. Nonostante l’utilità di questa proposta, dunque, è poco probabile che nei prossimi anni venga introdotto l’obbligo della PEC per tutti gli automobilisti. Tuttavia, i cittadini in possesso della patente di guida possono comunque attivare una casella PEC, comunicando tale indirizzo alla Motorizzazione Civile in occasione della revisione dell’auto oppure dell’immatricolazione di un nuovo veicolo.