Per circolare su strada con un’automobile è obbligatorio stipulare una polizza RCA, una copertura assicurativa per la responsabilità civile autoveicoli. La copertura può essere personalizzata con una serie di garanzie accessorie, che possono prevedere delle clausole contrattuali come lo scoperto assicurativo.
Questa clausola influisce sul risarcimento dei danni riconosciuto dalla compagnia, perciò è importante comprendere come funziona e non confondere lo scoperto con altre clausole come la franchigia. Tali informazioni sono sempre riportate e spiegate nel set informativo che bisogna sempre leggere con attenzione prima di sottoscrivere una polizza.
Come si applica lo scoperto in assicurazione
Lo scoperto, indica un valore espresso in percentuale sul totale del danno che non viene risarcito dalla compagnia di assicurazioni. Questa quota del valore del danno rimane a carico dell’assicurato.,.
Si tratta di fatto di un valore escluso dal calcolo del risarcimento che la compagnia è tenuta ad erogare al danneggiato. Essendo un valore in percentuale, non può essere calcolato l’effettivo importo dello scoperto prima del sinistro, tale percentuale verrà infatti applicata in base alla stima dei danni effettivi.
Gli eventuali scoperti quando presenti, sono segnalati all’interno del contratto di polizza e del set informativo di riferimento per garantire la massima trasparenza nei confronti degli assicurati.
Le differenze tra scoperto e franchigia
Scoperto e franchigia sono due clausole simili, tuttavia presentano delle differenze sostanziali, perciò è importante fare chiarezza. A differenza dello scoperto, che viene indicato come valore in percentuale sul totale del danno, la franchigia è un importo fisso che in caso di danni rimborsati dall’assicurazione, rimane a carico dell’assicurato.
Trattandosi di un valore fisso e non in percentuale, l’importo della franchigia è già definito al momento della stipula del contratto assicurativo, in questo modo il contraente conosce subito quale sarà il valore di un eventuale danno che non sarà coperto dall’impresa di assicurazioni. Tuttavia esistono due tipi di franchigia, relativa e assoluta, quindi per capire meglio le differenze tra scoperto e franchigia è necessario un veloce approfondimento in merito.
La franchigia relativa è una soglia entro la quale non scatta l’indennizzo del danno. Ad esempio, ipotizziamo di stipulare una polizza cristalli con una franchigia relativa di 100 euro. In caso di danno del valore di 50 euro la compagnia non è tenuta a pagare nulla, mentre se il danno viene quantificato in un valore di 200 euro l’impresa di assicurazione provvede a rimborsare l’intera somma.
La franchigia assoluta invece è un importo fisso, tuttavia rimane sempre a carico dell’assicurato. Ad esempio, immaginiamo una garanzia accessoria per gli infortuni del conducente e una franchigia assoluta di 300 euro. Se il danno è di 200 euro è completamente a carico dell’assicurato, mentre se il valore monetizzato è di 500 euro l’assicurato è responsabile comunque per i 300 euro della franchigia, mentre la compagnia per i 200 euro restanti.
Assicurazione: scoperto e franchigia nella polizza
Talvolta in polizza possono essere previste entrambe le clausole nella stessa garanzia, quindi sia lo scoperto sia la franchigia . In questo caso, dunque la parte di risarcimento che rimane a carico dell’assicurato viene indicata in polizza la sia in un valore percentuale (da calcolare poi in base all’entità del danno, sia tramite un importo fisso.
In questa circostanza si applica la clausola con il valore più alto tra le due, in base alla quantificazione del danno, operazione necessaria per calcolare l’importo dello scoperto e capire se è più elevato quest’ultimo, oppure l’importo fisso previsto dalla franchigia.
Ipotizziamo di aver sottoscritto una polizza Kasko, la quale presenta uno scoperto del 10% e una franchigia di 500 euro. Se un incidente comporta un danno da risarcire di 2.000 euro, significa che lo scoperto vale 200 euro. In questo caso lo scoperto è inferiore alla franchigia di 500 euro, perciò si applica la franchigia e non lo scoperto.
Se invece il valore del danno viene calcolato in 8.000 euro, lo scoperto vale 800 euro. Essendo questo valore più elevato della franchigia di 500 euro, in questa situazione si applica lo scoperto e non la franchigia. Il valore dello scoperto però potrebbe avere un valore massimo prefissato, ad esempio 700 euro, una circostanza che limiterebbe lo scoperto a 700 euro.
Dove trovare lo scoperto assicurativo
Lo scoperto, così come la franchigia, viene riportato sia nell’informativa precontrattuale sia nel contratto di polizza. All’interno di questi documenti, infatti, sono indicate tutte le clausole previste, in questo modo ogni persona può valutare in maniera accurata il prodotto assicurativo prima di decidere se acquistarlo.
Oggi il set informativo è un documento chiaro e semplice da leggere, con un layout grafico che agevola la comprensione delle informazioni contrattuali. Basta verificare le indicazioni presenti per le varie coperture assicurative, controllando la presenza di franchigie e scoperti nella sezione dedicata alle limitazioni, alle esclusioni e alle rivalse.
Nel documento viene anche riportato quando lo scoperto non viene applicato, ad esempio nel caso di una polizza cristalli e una riparazione effettuata presso un centro convenzionato con la compagnia assicurativa. Ad ogni modo, scoperti, franchigie, massimali, esclusioni e limitazioni sono tutte clausole contrattuali da analizzare con attenzione, per prendere una decisione consapevole nella scelta delle polizze adatte alle proprie esigenze.